Saverio Di Franco

ALLA RICERCA DI UN'IDENTITÀ POLITICA
Giovanni Antonio Summonte e la patria napoletana

ISBN 978-88-7916-513-6 - 15,5 x 22 cm - 2012



Collana "Studi e Ricerche"

pp. 404 – € 46,00
Copia cartacea - Prezzo on line € 39,10 - Sconto 15%  Acquisto il volume



Il volume di Saverio Di Franco indaga i fenomeni politici e sociali ricostruiti nell’Historia della Città e Regno di Napoli di Giovanni Antonio Summonte, ne coglie le idee inserendole dialetticamente nel contesto dei valori e dei comportamenti dei ceti napoletani del XVI secolo. L’analisi comparativa dell’iniziativa empirico-storica con l’ideale di un agire puramente razionale permette al Di Franco di delineare storicamente le immagini e gli schemi mentali di Summonte, che si era nutrito dei testi dei filosofi classici, da Aristotele a Cicerone, a Tommaso d’Aquino, ai giuristi medievali, ai teorici repubblicani toscani fino a Guicciardini. Le opere degli umanisti alla corte degli Aragonesi avevano fornito altresì il materiale narrativo sulla storia del Regno e i cronachisti popolari della prima metà del Cinquecento gli suggerirono di riflettere sulle prerogative del Seggio del popolo. L’abbondante e selezionata documentazione archivistica presentata da Saverio Di Franco, pertanto, ritrae un personaggio versatile con competenze mercantili e finanziarie, impegnato nella politica municipale di Napoli, ove presero corpo e sostanza le istanze di autoaffermazione del popolo e della città in rapporto alla monarchia spagnola. Accanto ai doveri di fedeltà e obbedienza alla Corona Summonte poneva quello dell’amore per la patria, da difendere con il sacrificio della vita. L’esito di quella riflessione si svelava nella proposta di un governo municipale autonomo in regime di fedeltà alla monarchia. Si rifiutò di pubblicare la terza parte dell’Historia, edita solo quarant’anni dopo la morte, pur di non censurare la severa condanna inflitta al ceto dirigente popolare, a cui egli stesso apparteneva, e alcune critiche all’assolutismo spagnolo. La ricezione dell’opera nel corso del tempo produsse concetti e immagini che condizionarono molti autori dei secoli successivi e costituirono la base delle rivendicazioni popolari durante la rivolta cosiddetta di Masaniello. Il valore storico dell’Historia non si misura soltanto dal grado di verità dei contenuti, ma dall’ideologia attraverso la quale la storia di Napoli fu letta e interpretata e che Saverio Di Franco ha ricostruito in questa acuta biografia politica.

Saverio Di Franco, dottore di ricerca in Storia dell’Europa mediterranea dall’antichità all’età contemporanea, insegna dal 2007 Storia nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli ed è assegnista dal 2009 nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Salerno. Si occupa in particolare di storia politica e istituzionale del Mezzogiorno nella prima età moderna, su cui ha già pubblicato diversi saggi in riviste e volumi. Con Aurelio Musi ha curato Mondo antico in rivolta (Napoli 1647-1648), Lacaita 2006.


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Prefazione di Aurelio Musi
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1.
Vita, politica e cultura di uno storico napoletano

1.1. Relazioni familiari – 1.2. Mercante di seta a S. Pietro martire – 1.3. Dal governo delle confraternite al Seggio del popolo –
1.4. Politica e cultura all’ombra di S. Agostino

2.
La politia napoletana delle origini

2.1. La nobile fondatrice di una città libera – 2.2. La fratria e l’organizzazione sociale – 2.3. Le costituzioni dei napoletani – 2.4. La conservazione dell’autonomia – 2.5. Possessores e curiales – 2.6. «La storia napoletana per eccellenza»

3.
La difesa storica dell’autonomia cittadina

3.1. Il regime monarchico e le garanzie municipali – 3.2. Le tribù, le strade e i vichi – 3.3. Tra Impero e Papato: resistenza e disfatta dei napoletani –
3.4. La complessa dominazione angioina: accentramento fiscale, crescita della feudalità, autonomia cittadina – 3.5. Divide et regnabis: fine dell’unione cetuale e nascita dei Seggi – 3.6. Magnanimità e senilità di Alfonso I – 3.7. Due monarchi e un’epoca buia per il popolo


4.
Dal trionfo alla decadenza: crisi etico-politica del Seggio del popolo

4.1. Il governo municipale da Carlo VIII di Francia a Ferdinando il Cattolico – 4.2. I Capitoli popolari del «buon» Cattolico e il silenzio sull’Inquisizione –
4.3. I rituali del potere. Il significato storico-politico delle aste del Palio – 4.4. La stabilizzazione del nuovo regime – 4.5. Il centralismo amministrativo: funzioni e ceti – 4.6. Le riforme assolutistiche di don Pedro – 4.7. Contro l’Inquisizione spagnola – 4.8. Gli sviluppi della vicenda – 4.9. La città in armi non è ribelle – 4.10. Un solo racconto, o quasi, e due ideologie – 4.11. Gli ultimi scontri e l’indulto – 4.12. Castaldo e Summonte sulla riforma dell’eletto
del popolo – 4.13. La crisi etica del Seggio – 4.14. Senza una politica economica: fisco, economia e finanza – 4.15. L’estate di San Martino dei capitoli Seripando – 4.16. Le delibere municipali – 4.17. Il popolo tradito e la plebe infuriata – 4.18. Giovan Vincenzo Starace (o Storace) –
4.19. Contro l’eletto e gli speculatori – 4.20. I giudizi di Costo e di Summonte – 4.21. La ragion di stato di Osuna

5.
Alle origini di un processo politico


5.1. La giustizia: virtù del singolo e bene degli altri – 5.2. Politia-Repubblica e le altre costituzioni –
5.3. Le virtù politiche e il consensus omnium bonorum – 5.4. La forma migliore di governo e il dovere sommo – 5.5. La patria è unione dei ceti in difesa dell’autonomia… – 5.6. …in regime di fedeltà alla Monarchia – 5.7. Cittadinanza, patria e bene comune – 5.8. La storiografia umanistica aragonese –
5.9. La biblioteca popolare del primo Cinquecento – 5.10. Il Seggio del popolo: ‘
rivoluzione francese’ o ‘restaurazione? –
5.11. Il dialogo con i contemporanei – 5.12. Un nobile e un popolano a confronto: I.A. Ferrari e Summonte

6.
Le tormentate vicende editoriali dell’Historia


6.1. La pubblicazione parziale dell’opera e il rifiuto dell’autocensura – 6.2. L’edizione «poco amorevole» e la pubblicazione della terza parte –
6.3. 1675-1750: l’Indice e l’edizione ignota del 1693 tra Bulifon e Gessari

7.
La nascita del movimento riformatore


7.1. Ottimismo e disimpegno, autocoscienza nazionale e pessimismo – 7.2. Storia delle idee e storia della vita morale


Tavola delle abbreviazioni

Indice delle fonti

Nota bibliografica

Indice dei nomi

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