cover

Paola Ombretta Cuneo

SEQUESTRO DI PERSONA, RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ
E TRAFFICO DI ESSERI UMANI

STUDI SUL «CRIMEN PLAGII»
DALL’ETÀ DIOCLEZIANEA AL V SECOLO D.C.

_______

ISBN 978-88-7916-850-2

pp. 140 — € 27,00

La copia a stampa è acquistabile via Internet a € 22,95

( Sconto 15%  -  Risparmio € 3,60)

Acquisto il volume

 

 

Il crimen plagii dall’età dioclezianea al tardo Impero è diventato, rispetto al crimine in origine previsto dalla lex Fabia, un contenitore di fattispecie diverse che coesistono tra loro: in quest’epoca, infatti, il crimine individua sovente più azioni criminose: il sequestro di persona, la riduzione in schiavitù ed il traffico di esseri umani, siano essi liberi o schiavi, adulti o bambini. Spiccano in questi secoli, in particolare, due costituzioni: una prima di Massimiano, che individua, verosimilmente, un «reato continuato» al fine di applicare la pena più grave nei confronti dei colpevoli di plagio ogni qualvolta si riscontri un concorso di persone nel reato; un’altra singolare costituzione è quella di Costantino, la quale prevede pene severe in caso di aggravanti e riguarda un crimen plagii ancora più riprovevole, in quanto le vittime sono i minori. L’analisi delle fonti giuridiche mette in evidenza le trasformazioni di questo crimine, la gravità che questo rappresentava per l’Impero, il conseguente inasprimento delle pene, ma, soprattutto, come in tempi diversi erano andate appunto ad enuclearsi fattispecie differenti intorno a quelle previste in origine dalla lex Fabia, mentre d’altra parte avevano continuato a coesistere, nonostante le diverse azioni criminose, le diverse procedure nonché le diverse pene comminate.

Paola Ombretta Cuneo è studiosa di Diritto romano e Diritti dell’Antichità ed insegna Elementi di Diritto romano all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È socia dell’Accademia Romanistica Costantiniana e dell’Associazione di Studi tardoantichi. Ha pubblicato numerosi lavori, tra cui tre monografie: La legislazione di Costantino II, Costanzo II e Costante (337-361), Milano, 1997, Anonymi Graeci Oratio Funebris in Constantinum II, Milano, 2012 (in questa stessa collana) e Ricerche sul matrimonio romano in età imperiale (I-V secolo d.C.), Roma, 2013.

________

Il testo è di 148 pagine ed è contenuto in un unico file PDF
Per leggerlo o scaricarlo cliccare sull’Indice sottostante

________

Introduzione

_______

I
LA LEX FABIA E IL PLAGIUM

1.1. Il plagio come crimine nell’evoluzione del diritto romano

II
GLI ANNI DI DIOCLEZIANO

2.1. La crisi istituzionale ed economica del III secolo - 2.2. L’avvento di Diocleziano - 2.3. Dalla diarchia alla tetrarchia - 2.4. Una svolta nella repressione del plagio come crimine: l’epoca della diarchia - 2.5. Ancora in epoca della diarchia - 2.6. I provvedimenti durante la tetrarchia

III
IL CRIMINE DEL PLAGIO ALL’EPOCA DI COSTANTINO

3.1. La politica legislativa di Costantino a favore della persona e l’attenzione ai minori - 3.2. I provvedimenti di Costantino in materia di plagio

IV
IL PLAGIO ALLA FINE DEL IV SECOLO

4.1. Il periodo di Valentiniano II, Graziano e Valente - 4.2. Un provvedimento di Graziano - 4.3. Una costituzione di Teodosio il Grande

V
IL PLAGIO NEL V SECOLO

5.1. L’Impero d’Occidente e d’Oriente - 5.2. Le motivazioni sociali ed economiche - 5.3. La testimonianza di Sant’Agostino - 5.4. Casi di plagio per emulazione - 5.5. Una costituzione non pervenuta di Onorio - 5.6. Una costituzione di Teodosio II in tema di ripudio - 5.7. Il plagio nella novella di Valentiniano III

VI
PREVENZIONE E SICUREZZA
NEI PORTI NEL TARDO IMPERO

6.1. Mare nostrum - 6.2. Il commercio con i barbari ed il controllo dei funzionari - 6.3. Senza tracce: le province lontane

VII
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

7.1. Sulla struttura del crimen

_______

Indice delle fonti
Indice degli Autori