MATERIALI PER UNA PALINGENESI
DELLE COSTITUZIONI TARDO-IMPERIALI

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LA LEGISLAZIONE DI TEODOSIO I (375-395)
I PRIMI QUATTRO LIBRI DEL CODICE TEODOSIANO

A cura di Paola Biavaschi, Manuela Del Genio, Iole Fargnoli

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Presentazione

di Iole Fargnoli


Sulla scia dell'ormai ventennale attività di ricerca interuniversitaria sulla 'Palingenesi delle costituzioni tardoimperiali' si colloca anche l'idea della ricostruzione palingenetica della sconfinata produzione normativa dell'imperatore Teodosio I. Si tratta di un ambizioso progetto, già finanziato dal MURST negli anni 2000-2002 e in corso di finanziamento per gli anni 2003-2005*, volto a sottoporre a riesame le datazioni tradizionalmente attribuite alle costituzioni emanate nel ventennio 375-395, tramite il confronto tra le proposte di Gotofredo, dei Prolegomena di Mommsen, dei Regesten del Seeck e della 'Prosopography of the Later Roman Empire' (Jones-Martindale-Morris) e tramite la riconsiderazione delle stesse non solo alla luce di criteri formali, quale quello della persona e qualifica del destinatario e quello del luogo in cui la costituzione è stata emanata, ma anche alla luce di aspetti contenutistici dell'attività normativa stessa.

L'ingente mole dell'attività legislativa di questo imperatore  —  il Codice Teodosiano ci ha tramandato circa 600 costituzioni emanate nel ventennio 375-395  —  ha determinato la nostra risoluzione di non attendere la fine della lettura critica condotta sul materiale del Codice Teodosiano e del Codice Giustinianeo e di mettere subito a disposizione degli studiosi questi risultati parziali. Pertanto, ribadendo che si tratta di 'work in progress', pubblichiamo qui 'on line' le costituzioni del ventennio 375-395, contenute nei libri I, II, III, e IV del Codice Teodosiano, come primi risultati dello spoglio palingenetico condotto seguendo l'ordine numerico dei libri del Codice Teodosiano. Infatti quando si è dovuto decidere se procedere nell'esame delle leges, seguendo l'ordine cronologico o invece quello dei compilatori del Codice, abbiamo optato per questo secondo, nella prospettiva di esaminare i testi a prescindere dalla loro datazione tradizionale per liberarci così da qualsiasi preconcetto in merito. Inoltre la lettura critica delle costituzioni secondo l'ordine numerico per libri si concilia meglio con un nostro più ampio e articolato disegno che, anche questo parte del progetto MURST, con essa si interseca e si integra. Si tratta del progetto di un'opera multimediale, distribuita su CD-ROM e presentata mediante un'interfaccia web-like, che permetterà la consultazione e stampa di brani dei Codici Teodosiano e Giustinianeo, nonché la ricerca terminologica all'interno degli stessi e la consultazione del contesto in cui gli stessi compaiono, in modo da mettere a disposizione degli studiosi, secondo le nuove tecniche informatiche, un articolato sistema, che farà apparire le costituzioni imperiali tanto in ordine numerico quanto in ordine cronologico, sia partendo dal Teodosiano sia dal Giustinianeo, in modo da rendere possibile un confronto non solo tra il Teodosiano e il Giustinianeo, ma anche tra il Giustinianeo e il Teodosiano (cosa quest'ultima impossibile nelle edizioni oggi disponibili). Proprio al testo così inserito di ognuna delle costituzioni del ventennio 375-395 risulterà alla fine collegata una delle nostre schede palingenetiche, che quindi solo al termine del lavoro di ricostruzione saranno ordinate anche cronologicamente, per potere più consapevolmente ricostruire, nella misura in cui sia possibile, il percorso legislativo dell'imperatore Teodosio.

La pubblicazione di un lavoro in itinere ci ha imposto di rinviare l'esame di uno dei problemi più spinosi che riguarda in generale tutto il materiale normativo dell'età di Teodosio I, ovvero quello della paternità delle costituzioni e della loro sfera di applicazione. E in effetti sotto questo profilo il ventennio 375-395 è un periodo particolarmente complesso, che si presenta con aspetti diversi in momenti diversi del regno. Infatti Teodosio governa solo a partire dal 379 con un avvicendarsi di correggenti: con Graziano fino al 383, con Valentiniano II fino al 392, nonché dal 383 con Arcadio e dal 393 con Onorio, mentre gli anni dal 375 al 378 sono solo preparatori al regno di Teodosio I e sono quelli della correggenza di Valente, Graziano e Valentiniano II. Le costituzioni da noi già esaminate, costituendo solo una parte dell'intero corpus normativo, non consentono ovviamente di prendere posizione sulla delicatissima questione di fondo dell'unità o scissione dell'Impero sul terreno legislativo, per la quale va usata molta cautela e che non può semplicisticamente risolversi sulla base del nome imperiale contenuto nell'inscriptio e del luogo in cui la costituzione appare emanata. Ed è estremamente difficile potere prendere posizione sulla questione in sede di indagine diagnostica della singola costituzione, a meno che lo si faccia alla luce di una 'Grundnorm' accettata aprioristicamente. Tuttavia un quadro più generale del materiale normativo del ventennio di governo di Teodosio, e della provenienza  —  occidentale o orientale  —  di tale materiale (per esempio in che misura il contenuto di tali provvedimenti sia di carattere secondario e contingente o invece di più ampio respiro tanto da investire i problemi di fondo dell'impero) dovrebbe consentire di facilitare il compito al fine di verificare se le leggi avessero validità anche in Occidente e se quindi, piuttosto che pensare ad una situazione di 'partage léglislatif', sia preferibile parlare, almeno in alcuni momenti del regno, di un'impronta unitaria di Teodosio sull'attività normativa del ventennio.

I testi delle singole costituzioni sono stati riportati nell'edizione di Mommsen. Nelle ipotesi in cui abbiamo ritenuto opportuno cambiare la datazione, abbiamo tolto la datazione secondo Mommsen tramite le parentesi quadre [], inserendo la nostra proposta tra apici <>. I medesimi segni diacritici sono stati utilizzati rispettivamente per eliminare e aggiungere qualcosa nell'inscriptio o nella subscriptio.

Nel caso in cui si sia riscontrato che la costituzione in esame sia iungenda con una o più altre (al riguardo si è fatto sostanzialmente riferimento alle ipotesi dei Prolegomena di Mommsen), abbiamo riportato di seguito ad essa anche il testo di questa o di queste altre in ordine numerico di libro, rinviandone però la discussione palingenetica, qualora si tratti di costituzioni appartenenti a libri successivi al quarto, al momento della lettura critica del libro corrispondente.

Per ogni costituzione sono state date le essenziali indicazioni bibliografiche, al fine di consentire al lettore di avere a disposizione un materiale organicamente raccolto il più possibile esauriente, sempre utilizzabile per ulteriori elaborazioni o approfondimenti delle tematiche emergenti da tali testi. Trattandosi di un lavoro di 'équipe', ogni singola scheda palingenetica risulta siglata con le iniziali dell'autore della stessa.

Insieme ai testi pubblichiamo anche un indice sinottico delle datazioni, una griglia che presenta in parallelo le datazioni delle singole costituzioni secondo il manoscritto utilizzato nell'edizione Mommsen, secondo Gotofredo, secondo Theodor Mommsen, secondo Otto Seeck e secondo Paul Krüger (ovviamente solo fino all'VIII libro). Lo stesso indice è stato fatto per le costituzioni del Giustinianeo con le datazioni dei manoscritti, del Krüger e del Seeck. La colonna vuota finale, per ora compilata solo in corrispondenza delle costituzioni già esaminate, è riempita con la nostra proposta di datazione, obiettivo preminente di questo tentativo di contribuire, tramite la ricostruzione del corpus delle costituzioni di Teodosio I, ad una migliore conoscenza dell'attività normativa del Tardo Impero.

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Costituzioni

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