Negli ultimi 30-35 anni,
i sistemi di istruzione superiore europei hanno conosciuto
profondi e ripetuti cambiamenti strutturali. Lungo gli
anni '70 l'istruzione superiore ha incominciato a espandersi
instradandosi verso un sistema di massa. Le riforme in
questo periodo hanno mutato l'organizzazione dei sistemi,
fino a quel momento organizzati in base al modello dell'università.
A partire dalla metà degli anni '80 i sistemi di
istruzione superiore hanno esperito una nuova fase di riforma
tesa a migliorarne l'efficienza e l'efficacia attraverso
la leva dell'autonomia. Nello scenario di questi nuovi
cambiamenti trova posto il tema dell'orientamento in entrata
e in itinere nell'istruzione superiore, inteso come parte
degli strumenti per il miglioramento del rendimento, dell'efficacia
e dell'efficienza degli studi superiori. Questo tema è emerso
a seguito del rilevamento di tassi ritenuti ancora troppo
elevati di abbandono e cambio di percorso di studi, che
comportano non solo problemi nel rendimento dell'istruzione
superiore, ma anche problemi di economicità e di
equità, dato che l'istruzione superiore è
finanziata dallo stato attraverso la fiscalità generale.
Il volume è
frutto di una ricerca empirica in sei paesi europei: Francia,
Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svezia. Attraverso le
metodologie del case-study e dell'intervista in profondità a
testimoni qualificati, sono state analizzate le politiche centrali,
quelle delle singole istituzioni, le pratiche con cui esse hanno
dato corpo alle politiche e i risultati che hanno prodotto nel
campo dell'orientamento. Da ciò emergono politiche, strutture
e pratiche in larga parte comuni, ma anche significative differenze
tanto tra i diversi sistemi nazionali, quanto tra le singole
istituzioni di uno stesso paese. Nelle conclusioni del libro,
sulla base delle best-practices individuate dall'analisi, vengono
avanzate alcune proposte per l'orientamento pre e intra-universitario
nel nostro Paese.

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