Giovanni De Santis,
virtuoso di violino
e compositore «napolitano»
nella prima metà
del Settecento
pp. 104 – € 22,00 - Prezzo on line € 18,70 - Sconto 15% ISBN 978-88-7916-968-4 - 17 x 24 cm - 2021
Oggi Giovanni De Santis è una figura del tutto dimenticata nella storia della
musica. Virtuoso di violino e compositore «napolitano» vissuto nella prima
metà del Settecento, prima di scomparire nell’oblio De Santis divenne noto in
Europa grazie ad alcune raccolte di sonate e concerti pubblicate a Venezia e ad
Amsterdam negli anni Trenta del secolo. Nulla si sa della vita e dell’attività di
questo musicista misterioso la cui affascinante produzione compositiva – unica
traccia concreta della sua presenza – si colloca nella fase di passaggio che porta
al nuovo stile ‘galante’ rispecchiando i mutamenti e le trasformazioni in atto
nella società e nella cultura del tempo. Tra il radicamento nella tradizione napoletana
da un lato e dall’altro le relazioni con la musica strumentale dei maestri
dell’Italia settentrionale come Antonio Vivaldi, le sonate e i concerti di De Santis
manifestano un’estetica della sensibilità che dalla scrittura, cesellata e preziosa
nell’ornamentazione, si riflette sulla prassi esecutiva appropriata a renderla in
tutti i suoi dettagli e le sue sfumature. Lo studio della musica di De Santis tocca
inoltre temi come le caratteristiche e la diffusione internazionale della musica
strumentale napoletana e la fortuna dei concerti di Vivaldi tra i compositori italiani
delle generazioni successive, la storia della tecnica del violino e un intreccio
con la storia dell’arte: il frontespizio dei Divertimenti op. I fu infatti realizzato dal
celebre incisore veneziano Marco Alvise Pitteri.
Cesare Fertonani è professore di Storia della musica e musicologia all’Università
degli Studi di Milano. È autore di saggi sulla musica dal Settecento al Novecento
e tra le sue pubblicazioni vi sono i volumi Antonio Vivaldi. La simbologia musicale
nei concerti a programma (1992), La musica strumentale di Antonio Vivaldi (1998), La
memoria del canto. Rielaborazioni liederistiche nella musica strumentale di Schubert
(2005), “L’amerò, sarò incostante”: Mozart e la voce del violino (2015).
Il testo è di 104 pagine e si presenta in un unico file PDF
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