Chi, in campo scolastico ed extrascolastico, cerca di condurre bambini e ragazzi ad apprendere nuove conoscenze e abilità riscontra che tecniche e procedure di consolidata efficacia oggi non hanno più presa sulle nuove generazioni. C’è quindi nel mondo educativo una forte richiesta di prospettive nuove. La bussola è una metafora che può essere di guida a tal fine. La bussola è un corpo mobile che cambia di direzione a seconda di come il soggetto si sposta: oggi abbiamo bisogno di approcci che siano praticabili in un contesto dinamico e in continua trasformazione. Ma la bussola indica una precisa direzione: abbiamo anche bisogno di avere un punto di riferimento affidabile e stabile per pianificare le azioni formative. Quale può essere questo riferimento? Recuperare modalità naturali e spontanee di imparare, forse più accettabili dalle giovani generazioni perché più immediate ed incisive. Tra queste si segnala all’attenzione l’apprendimento motorio, candidato ottimale perché è intriso di quella dimensione corporea che costitutivamente ci definisce. Grazie al contributo di ricercatori nell’ambito di neuroscienze, pedagogia, psicologia, scienze motorie e mediche nel testo si prospettano percorsi di intervento che aiutino bambini e ragazzi a diventare consapevoli della propria motricità, a controllarla e a indirizzarla a scopi conoscitivi e comunicativi. La sistematizzazione teorica e l’approccio operativo documentati nel libro offrono un contributo per affrontare alcune delle odierne emergenze educative, tentando di recuperare le modalità naturali di apprendimento e cercando di innestare su di esse l’acquisizione di quelle forme evolute di competenza che sono collegate alla consapevolezza e al controllo del comportamento.
Mauro Bonali, docente di teoria, tecnica e didattica degli sport individuali e di squadra presso il corso di laurea di Scienze Motorie dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Lina Stefanini, pedagogista dell’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Cremona.
Alessandro Antonietti, docente di psicologia generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove dirige il Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva (SPAEE) e il Centro di Ricerca sull’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale (CROSS).
SOMMARIO
Introduzione
Mauro Bonali, Lina Stefanini e Alessandro Antonietti
Parte prima
L’IMPOSTAZIONE
1. La bussola della mente funzionale
Mauro Bonali e Lina Stefanini
1.1. Introduzione - 1.2. Neuro-funzionalità - 1.3. I neuro-campi - 1.4. La proposta - 1.5. Il corpo intelligente - 1.6. Sollecitazione funzionale attraverso l’attività sportiva - 1.7. Scuola e sport - 1.8. La nostra proposta - 1.9. Sviluppo e autonomia - 1.10. Una pedagogia scientifica - 1.11. La «bussola della mente funzionale» - 1.12. Conclusioni - 1.13. Glossario - 1.14. Riferimenti bibliografici
Parte seconda
APPORTI TEORICI
2. Proprietà cognitive del sistema motorio nella corteccia cerebrale
Leonardo Fogassi
2.1. Il ruolo primario dell’azione nella cognizione - 2.2. Comprendere le azioni degli altri: il sistema specchio - 2.3. La plasticità cerebrale e la sua rilevanza applicativa - 2.4. Un esempio di utilizzazione del meccanismo specchio in un altro dominio: la comprensione del linguaggio - 2.5. Riferimenti bibliografici
3. Apprendere dall’azione
Alessandro Antonietti
3.1. Percettivo e motorio - 3.2. Oltre la recezione - 3.3. Naturalità - 3.4. Pratico e teorico - 3.5. Per concludere
4. Il corpo tra cognizione e agentività
Angela Biscaldi
4.1. Riferimenti bibliografici
Parte terza
AMBITI DI INTERVENTO
5. Dall’agire corporeo all’astrazione matematica
Giuseppe Pea
5.1. Classe prima e seconda - 5.2. Conversazione clinica - 5.3. Fasi di lavoro
6. L’attività neuro-funzionale per la ginnastica artistica
Daniele Tolomini e Sonia Rossi
7. Lo sviluppo della percezione verbale e i disturbi del «processing» uditivo
Elisabetta Genovese
8. Dalla patologia alla riorganizzazione funzionale del soggetto: il ruolo della «bussola»
Marco Bonali
Gli Autori
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