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Salvatore Tufano

Epaminonda di Tebe
Vita e sconfitte di un politico di successo

Collana "Hellenika. Studi di storia greca"

ISBN 978-88-5513-100-1 - 15 x 22 cm - 2023 - pp. 262


Copie cartacee disponibili dal 12 giugno / Paperback copies available June 12
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La prima metà del IV secolo a.C. è un’età di transizione in Grecia: la vittoria di Sparta nella Guerra del Peloponneso (431-404) aprì le porte a un policentrismo e a nuovi protagonisti, come la città di Tebe, nel cuore della Beozia. Non si può comprendere al meglio questa stagione senza concentrarsi su un protagonista, Epaminonda (fine V sec. - 362 a.C.), che sconfisse Sparta sul campo e portò al successo importanti innovazioni tattiche, come la falange obliqua. Più del suo collega e amico Pelopida, Epaminonda affascina ancora come modello di guida eclettica che seppe rispondere con moderazione ed equilibrio alle sfide di uno scenario internazionale profondamente mutato. Mentre in patria Tebe stava ricostituendo le basi per una nuova forma di federalismo regionale, all’estero Atene, Sparta e gli stati territoriali del nord guardavano con sospetto al nuovo corso tebano. Centrale per Epaminonda fu soprattutto il Peloponneso, dove egli provò a inserirsi nelle contese interne e nella storia di un’opposizione secolare a Sparta. Non sempre con successo, tuttavia: nella complessità della sua carriera politica risiede il fascino maggiore di questo instancabile uomo delle istituzioni. Nel Trionfo della Fama, Petrarca sostiene che Pompeo fu per Roma “qual Bacco, Alcid’e Epaminonda a Tebe” (v. 93): pochi altri, come Pericle ad Atene, seppero sintetizzare insieme una stagione e il prestigio internazionale della propria città. Lo studio della vita e dell’età di Epaminonda dimostra l’esistenza di un’opposizione già antica a questo attivismo che suscitò insieme odio e ammirazione. Epaminonda fu un generale anomalo da più di un punto di vista, in quanto dotato di una profonda cultura musicale e di una sensibilità alla filosofia che ribalta anche i pregiudizi contro la sua patria, tacciata dalle fonti ateniesi spesso come città chiusa all’approfondimento delle scienze. Non sorprende perciò l’attenzione di Epaminonda al peso della propaganda nella rappresentazione degli interventi nel Peloponneso, sempre giustificati come difesa dell’autonomia. L’Epaminonda statista provò a interpretare il policentrismo del suo tempo e a offrire delle risposte, il cui esito non fece in tempo a vedere.

Salvatore Tufano (1988) è assegnista di ricerca di Storia Greca (Sapienza Università di Roma) e colaborador externo, del Grupo de Investigación “Estudos Clásicos e Medievais” (Universidade de Santiago de Compostela). È autore di un volume sulla storiografia locale beotica (Boiotia from Within: The Beginnings of Boiotian Historiography, Münster 2019) e si è occupato del federalismo antico e di storiografia greca. Ulteriori interessi sono Plutarco, la divinazione antica e la filosofia della storia.


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Introduzione

1. UN COLTO TEBANO DELL’INIZIO DEL IV SECOLO
1.1. Il maestro Liside e i problemi delle fonti su Epaminonda – 1.1.1. Cosa sappiamo di Epaminonda? Plutarco e le altre fonti – 1.1.2. Liside di Taranto – 1.2. Polymmeis – 1.3. Gli studi musicali – 1.4. Sotto le mura di Mantinea? – 1.5. Resistere č restare.

2. DALLA PARTE DI PELOPIDA
2.1. Nel privato – 2.2. Un triennio decisivo – 2.3. Gorgida e il Battaglione Sacro – 2.4. La pace del 375. Verso una nuova stabilitŕ
.

3. LEUTTRA
3.1. Dopo il 373: i sonnambuli – 3.2. Testimoni e presagi di una vittoria – 3.2.1. Movimenti in Focide e movimenti in cielo – 3.2.2. La battaglia – 3.2.3. L’alba a Leuttra – 3.3. La pace di Atene
.

4. IL LUNGO 369
4.1. I consigli di Epaminonda, le armi di Tebe – 4.2. Mantinea e Tegea – 4.3. Una capitale per i Messeni – 4.4. Il rispetto degli dči – 4.4.1. Per Zeus, contro Orcomeno.

5. UN’ASCESA CONTRASTATA
5.1. Il processo – 5.2. L’estate del 369 – 5.2.1. La seconda spedizione nel Peloponneso e il caso di Sicione – 5.2.2. Pelopida arbitro dei Greci del Nord – 5.3. Di nuovo sotto accusa – 5.4. Il fallimento di Filisco.

6. UN BIENNIO DIFFICILE: 368-367
6.1. Salvate il soldato Pelopida – 6.2. Dal 368 al 367: nuovi equilibri e vecchie soluzioni – 6.2.1. L’attivismo degli Arcadi – 6.2.2. Interessi convergenti su un prigioniero – 6.3. A Susa.

6. LA POTENZA DI TEBE
7.1. Di nuovo nel Peloponneso – 7.2. Oropo e le sue conseguenze – 7.2.1. Nuovi scenari internazionali: Atene e gli Arcadi, Corinto e Tebe – 7.3. Tebe sul mare.

8. IL FALLIMENTO DELLA PACE
8.1. Tebe tra Elei e Arcadi – 8.2. Cinoscefale – 8.3. Vendicarsi di Orcomeno
.

9. VERSO MANTINEA
9.1. Elei e Arcadi: continua la guerra – 9.2. Mantinea – 9.2.1. Contro la Tyche – 9.2.2. La battaglia – 9.3. Le ceneri di Epaminonda – 9.4. Dopo Mantinea.

10. EPAMINONDA STATISTA

Riferimenti bibliografici

Indice delle fonti