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Matteo Ciastellardi



LE ARCHITETTURE LIQUIDE
DALLE RETI DEL PENSIERO AL PENSIERO IN RETE

On line da Giugno 2009


ISBN 978-88-7916-416-0 - pp. 264 — € 36,00



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La crescita esponenziale delle tecniche e degli strumenti di informazione digitale non innesca semplicemente una trasformazione delle pratiche quotidiane e delle risorse cognitive: ciò che muta nel contesto delle attuali forme elettroniche è anche il modo di percepire oggetti, ambienti, persone, concetti e idee. Il pensiero cambia così nel suo atto costitutivo e proiettivo, venendo reinvestito e ri(pro)dotto dagli stessi media che lo articolano. Il volume porta l’indagine sull’interazione tra le forme canonizzate e rigide delle risorse di una cultura informatica e le reti polivoche del pensiero, ricostruendo nel paradigma delle architetture liquide un modello trasversale di rilettura dei dispositivi di conoscenza e di comunicazione ed esaminando quella particolare iper-cultura propria di un mondo in cui i legami interpersonali si rimodulano tra accesso e scambio, tra reti brevi e reti lunghe, tra insiemi di segni liquidi, che mutano la loro cifra significativa ogni volta che li si ri legge e li si re interpreta. Le architetture liquide si propongono così come un percorso da affrontare non solo alla luce degli aspetti tecnologici di fattibilità dei dispositivi, ma anche assieme all’intero apparato culturale di ogni società, che vive l’evoluzione dei media e dei loro caratteri peculiari di velocità e d’interattività: in esse si ravvisa il momento di rottura con il tradizionale riscontro esegetico di ogni forma antica del sapere, condizione indispensabile per poter tradurre le pratiche, troppo spesso confinate nei paradigmi rigidi e negli schemi sociali propri della tecnica, in un ambito di applicazione in cui il patrimonio umanistico e filosofico gioca un ruolo di disvelamento assolutamente nuovo.

Matteo Ciastellardi (Milano, 1976) ha conseguito il Dottorato di ricerca in Design della comunicazione presso il Politecnico di Milano; laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, collabora da anni con la Cattedra di Filosofia teoretica dell’Ateneo milanese. Dal 2007 è McLuhan Fellow presso il McLuhan Program in Culture and Technology dell’Università di Toronto. Sugli argomenti di questo volume ha pubblicato, in questa stessa Collana: Provocazioni della tecnica, in Filosofia della tecnica, a cura di P. D’Alessandro e A. Potestio (2006).


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Il testo è di 264 pagine e si presenta in un unico file PDF
accessibile dall'Indice sottostante

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Introduzione. Verso uno spazio liquido dell’informazione, della relazione, del pensiero

1.
Approccio alle architetture liquide. Portata e genesi di un presupposto teorico


1.1. Gesti discreti in una società liquida – 1.2. Dimensione del medium, approccio ermeneutico e cross-fertilization – 1.3. La costruzione sociale dello spazio in rete e i primi passi nel ciberspazio

2.
Il metasociale nella realtà post-industriale. Oralità e scrittura nell’uomo della tecnica


2.1. Una questione aperta – 2.2. Oralità, scrittura e media – 2.3. La prospettiva post-industriale – 2.4. Il nuovo sostrato metasociale

INTERTESTO
Il linguaggio collaborativo della rete. Etichette per la costruzione di un sapere bottom-up

di Andrea Cruciani

3.
Se la tecnica muta il suo paradigma

3.1. Verso un’ontologia della tecnica – 3.2. Oggetti pro-curanti e pro-vocanti: dall’interazione alla telensione – 3.3. Oltre l’esatto, il vero – 3.4. Accumulo – 3.5. Derive

4.
Architettura delle relazioni. La geografia della rete

4.1. Dalla griglia alla rete. Architetture di una società complessa – 4.2. Cambiamenti di stadio – 4.3. Generare luoghi. Pratiche nello spazio della rete – 4.3.1. Pratiche dello spazio. Discriminare le relazioni – 4.3.2. Pratiche dello spazio. Contaminare le relazioni – 4.4. L’informazione in rete: geografie sociali – 4.4.1. Geografie politiche e del potere – 4.4.2. Geografie della sorveglianza e dell’esclusione – 4.4.3. Geografie del mercato – 4.4.4. Geografie della conoscenza

INTERTESTO
Rappresentazione dell’intreccio. Esperimenti imperfetti sulla complessità
di Gaia Scagnetti

5.

Dallo spazio euclideo al ciberspazio. Verso una geometria senza assi

5.1. Interazione negli spazi digitali – 5.2. Lo spazio e le sue dimensioni – 5.3. Lo spazio liquido – 5.4. Trasposizione e scalabilità dei simboli nello spazio virtuale – 5.5. Verso una geometria senza assi: un paradigma di convergenza – 5.6. Le assi di articolazione del pensiero. Modelli e possibilità

INTERTESTO
Proiettili d’argento nella rete. Frederick Brook: un punto di partenza ‘tecnico’ per una riflessione filosofica sulla natura del software e delle architetture digitali
di Nicola Thurner

6.
La semantica del non-spazio. Dai simboli in rete alla fondazione

6.1. Dimensione semantica degli enti in rete – 6.2. Attraversare il non-spazio: verso le ontologie del Web semantico – 6.3. La semantica imperfetta: legami instabili e ontologie aperte – 6.4. Per un’ontologia del non-spazio: erotica del medium e percezione allucinatoria – 6.4.1. Proiezione allucinatoria ed erotica del medium – 6.4.2. Disseminazione del doppio virtuale – 6.4.3. Sistemi intenzionali – 6.5. La mente espropriata del/dal corpo collettivo – 6.5.1. La proiezione del corpo nel non-spazio – 6.5.2. La mente espropriata – 6.4.3. Aggregazione e disseminazione del corpo collettivo

INTERTESTO
Identità delle architetture plurali. Ruolo delle comunità nella fenomenologia della rete
di Francesca Valsecchi

7.
Eterotopie del non-spazio digitale

7.1. Spazi, iperspazi e iperculture: verso l’eterotopia di Foucault – 7.2. Le eterotopie da Foucault allo spazio virtuale – 7.3. Gettare un ponte tra due mondi

8.
Il pensiero in rete e le reti del pensiero

8.1. Il pensiero in rete: grafemi significanti e lessìe aleatorie – 8.2. Conoscere, connettere e agire il pensiero – 8.2.1. Il connessionismo – 8.2.2. L’approccio connettivo e collettivo – 8.2.3. Istanze della rete di pensiero: declinazione del segno elettronico


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Conclusione
Le architetture liquide come luogo del pensiero

Note sugli autori degli interstesti

Indice delle figure

Bibliografia