Quaderni di Erga-Logoi ISSN 2283-7124
Annabella Oranges
EUTHYNA
Il rendiconto dei magistrati nella democrazia ateniese
(V-IV secolo a.C.)
ISBN 978-88-7916-963-9 - pp. 294 - 2021
La procedura di euthyna, l’esame globale delle finanze e della condotta cui magistrati e funzionari ateniesi erano obbligati a sottoporsi a fine mandato, era tesa a proteggere le istituzioni cittadine da eventuali abusi di potere: è per questo motivo che tale procedura veniva percepita dall’opinione pubblica ateniese come un tratto fondamentale e caratterizzante della propria democrazia. Le testimonianze sull’euthyna hanno tuttavia ricevuto dai moderni minore attenzione rispetto a quelle relative ad altre procedure del diritto attico, quali l’eisanghelia ad esempio. Ciò ha spesso impedito non solo di comprendere appieno il funzionamento dell’euthyna per se, ma anche di ricostruire il suo legame con le altre procedure del diritto attico. Questo lavoro offre un’analisi delle testimonianze sui processi di euthyna celebrati ad Atene fra il V e il IV secolo, più precisamente dall’epoca successiva alle guerre persiane fino all’età di Licurgo. La ricostruzione delle vicende giudiziarie di cui furono protagonisti magistrati e funzionari pubblici ateniesi consente di recuperare i dettagli che illuminano, in chiave più generale, il funzionamento della procedura di rendiconto e il suo legame con le altre procedure del diritto attico. Il confronto di questi dati con le fonti epigrafiche e letterarie, che forniscono dettagli sull’euthyna in un’ottica strettamente normativa, permette, infine, di seguire l’evoluzione della procedura attraverso gli snodi politico-istituzionali più importanti dell’Atene classica.
Annabella Oranges (Rossano, 1986) ha conseguito il dottorato di ricerca in “Studi Umanistici. Tradizione e Contemporaneità” sulla storia della rendicontazione ateniese presso l’Università Cattolica di Milano. Già borsista del Centro Universitario Cattolico e borsista presso l’Università di Cagliari, è Cultore della materia in Storia ed Epigrafia Greca presso l’Università Cattolica di Milano. È autrice di diversi contributi sulla storia politico-istituzionale di Atene classica e sul diritto attico.
1. Dalle guerre persiane alla riforma di Efialte
1.1. Le εὔθυναι degli Areopagiti (p. 23) – 1.1.1. Aristide figlio di Lisimaco, ἐπιμελητὴς τῶν δημοσίων προσόδων (478/7-471/0)(p. 29) – 1.2. Callia figlio di Ipponico, ambasciatore (464)(p. 35) – 1.3. Cimone figlio di Milziade, stratego (462) (p. 41)
2. La guerra del Peloponneso
2.1. Formione figlio di Asopio, stratego (428) (p. 49) – 2.2. Pa-chete figlio di Epicuro, stratego (427) (p. 59) – 2.3. Lachete figlio di Melanopo, stratego (425) (p. 64) – 2.4. Pitodoro figlio di Isolo-co, Sofocle figlio di Sostratide, Eurimedonte figlio di Tucle, stra-teghi (424) (p. 70) – 2.5. Tucidide figlio di Oloro, stratego (423)(p. 73) – 2.6. Anito figlio di Antemione, stratego (409) (p. 81)
3. La restaurazione democratica
3.1. Eratostene, tiranno membro del collegio dei Trenta (403/2)(p. 91) – 3.2. Nicomaco, νομοθέτης (399/8) (p. 98)
4. Euthynai del IV secolo
4.1. La guerra corinzia (p. 109) – 4.1.1. Ergocle, stratego (389)(p. 109) – 4.1.2. Panfilo del demo di Ceriade, stratego (389?)(p. 117) – 4.1.3. Agirrio del demo di Collito, stratego (388) (p. 123) – 4.2. La guerra sociale (p. 128) – 4.2.1. Ificrate figlio di Timoteo, Menesteo figlio di Ificrate e Timoteo figlio di Conone, strateghi (355) (p. 128) – 4.3. Atene e il confronto con la Mace-donia (p. 138) – 4.3.1. Eschine figlio di Atrometo, ambasciatore (343) (p. 138) – 4.4. L’età di Licurgo (p. 147) – 4.4.1. Lisicle, stratego (337) (p. 147) – 4.4.2. Licurgo figlio di Licofrone, ὁ ἐπὶ τῇ διοικήσει (332) (p. 154) – 4.4.3. Licurgo figlio di Licofrone, ἱεροποιὸς ταῖς Σεμναῖς θεαῖς (datazione incerta) (p. 159)
5. Procedura e competenze dei magistrati
5.1. Osservazioni preliminari (p. 165) – 5.2. Quali competenze per gli εὔθυνοι? Il resoconto di Athenaion Politeia (p. 167) –5.3. Le competenze degli εὔθυνοι alla luce del dato epigrafico (p. 176) – 5.4. Le competenze degli εὔθυνοι alla luce del decreto di Patroclide e la cooperazione con i λογισταί (p. 187)