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E.
Carrà Mittini
BUONE PRATICHE E CAPITALE SOCIALE
Servizi alla persona pubblici e di privato sociale
a confronto
ISBN 978-88-7916-411-5
On line da Dicembre 2009
pp. 164
€ 28,00
La copia
a stampa è acquistabile via Internet a € 23,80
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Il fulcro attorno al quale ruota il volume è la tesi secondo
cui la qualità dei servizi alla persona e la possibilità
di considerarli pratiche «buone» dipendono dalla capacità
di generare e rigenerare il capitale sociale degli
utenti e delle loro reti di relazioni. Secondo la prospettiva
della sociologia relazionale, il capitale sociale consiste
di relazioni reciproche basate sulla fiducia e sulla
cooperazione, che siano un bene in sé e non un mero
strumento per raggiungere altre finalità. Tali caratteri
specifici rendono più probabile che esso si generi nell’ambito
delle organizzazioni di privato sociale in cui i
soggetti agiscono generalmente sulla base di uno spirito
solidaristico e prestano un aiuto che è centrato sulla
relazione di fiducia tra chi eroga il servizio e chi lo riceve.
Al contrario, è difficile che si sviluppi capitale sociale
nelle organizzazioni pubbliche o di mercato che
erogano servizi standardizzati e nelle quali il ruolo prevale
sulla persona che lo ricopre e il legame tra le persone
è di tipo funzionale e strumentale. Attraverso l’analisi
dei risultati di due ricerche – sui Centri di Aggregazione
Giovanile pubblici e di privato sociale del comune
di Milano e sull’Affido professionale della Provincia
di Milano – l’ipotesi di partenza viene solo in
parte confermata: il capitale sociale può anche essere
l’effetto inatteso di azioni promosse da soggetti pubblici
che riescono, attraverso una strategia partecipativa, a
innescare il lavoro delle reti sociali. Viceversa può stentare
a incrementarsi laddove i soggetti di privato sociale
non riescono a promuovere in modo pieno l’empowerment
dei destinatari dei propri servizi.
Elisabetta Carrà Mittini è ricercatore di Sociologia presso
la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, dove insegna Sociologia generale
e Pianificazione sociale e progettazione culturale
dei servizi. Collabora da anni con il Centro di Ateneo
Studi e Ricerche sulla Famiglia della medesima università.
Nel 2003, ha pubblicato per LED e, nel 2008,
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