Questo
volume racconta un'esperienza molto significativa di ricerca
tuttora in corso sull'attuazione della Legge 23/99 della
Regione Lombardia "Politiche regionali per la famiglia",
realizzata da un'équipe del Centro Studi e Ricerche sulla
Famiglia dell'Università Cattolica di Milano. L'obiettivo
è innanzitutto di tipo metodologico: illustrare come ricerca
sociale e politiche familiari possano efficacemente intrecciarsi.
Il modello che viene utilizzato per illustrare tale intreccio è
il costrutto ODG (Osservazione, Diagnosi e Guida relazionale), in
cui si combinano tre esigenze: osservare e analizzare la situazione,
diagnosticare i rischi potenziali o reali, individuare strategie
o percorsi di soluzione. La ricerca che ne è nata viene definita
"ricerca relazionale". Il volume raccoglie per la prima
volta in un unico contenitore tutti i risultati finora raggiunti:
l'ampia disanima del mondo associativo che è entrato a far
parte del Registro regionale delle associazioni di solidarietà
familiare; l'analisi della progettualità del Terzo Settore
scaturita dalle poltiche familiari lombarde; il percorso compiuto
fino a questo momento nel campo della valutazione dei progetti e
dei servizi che la l.r. 23/99 ha promosso e finanziato. Il risultato
più significativo del progetto nel suo complesso è
sicuramente la declinazione operativa del "familiare",
che rappresenta la risposta ad uno degli interrogativi chiave della
ricerca sulle politiche familiari: quali sono i requisiti di un
servizio di tipo familiare.
Elisabetta Carrà Mittini è ricercatore di Sociologia presso
la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, dove insegna Sociologia generale
e Pianificazione sociale e progettazione culturale
dei servizi. Collabora da anni con il Centro di Ateneo
Studi e Ricerche sulla Famiglia della medesima università.
Nel 2008, ha pubblicato per LED e
Il testo è di 170 pagine ed è suddiviso in otto
files PDF
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titoli sottostanti
Frontespizio
e Indice (409 KB)
1.
Modelli e strumenti per la "ricerca relazionale" sulle
politiche familiari (193 KB)
1.1.
Una ricerca "relazionale" (p. 9) 1.1.1. L'approccio
relazionale (p. 10) 1.1.2. Osservazione-Diagnosi-Guida relazionale
(p. 11) 1.1.3. Tra ricerca valutativa e ricerca-intervento
(p. 13) 1.2. Il volume in sintesi (p. 16) Scheda metodologica:
AGIL, unabussola" per l'Osservazione, la Diagnosi e la Guida
relazionale (p. 17)
2.
La ricerca relazionale sulla legge 23/99 "Politiche regionali
per la famiglia" della Regione
Lombardia (280 KB)
2.1. Un legge innovativa (p. 21) 2.1.1. La legge nel circolo ODG
(p. 24) 2.2. Un progetto di ricerca relazionale (p. 25) 2.2.1.
L'indagine del 1997 sulle famiglie giovani con figli piccoli in
Lombardia (p. 26) 2.2.2. La Guida relazionale come effetto inatteso
della ricerca sociale (p. 28) 2.2.3. Costruzione e ricostruzione
del progetto di ricerca (p. 32) 2.2.4. Il primo progetto (2000-2001)
(p. 35) 2.2.5. Il secondo progetto (2002-2003) (p. 39) Scheda
metodologica: l'"agile bussola" per valutare le leggi
di politica familiare (p. 42)
3.
Le associazioni familiari in Lombardia
(318 KB)
3.1. Osservazione: il censimento delle associazioni di solidarietà
familiare (2000) (p. 49) 3.1.1. Distribuzione territoriale (p.
49) 3.1.2. Anno di costituzione (p. 51) 3.1.3. Iscrizione a
registri e albi (p. 51) 3.1.4. Raggio d'azione e affiliazioni
(p. 52) 3.1.5. Le associazioni di solidarietà familiare
e i progetti innovativi e sperimentali (p. 53) 3.2. Diagnosi:
dal censimento all'indagine online (p. 55) 3.2.1. Le nuove risposte
dell'indagine online (p. 58) 3.2.2. Quale associazionismo familiare
è stato promosso dalla l.r. 23/99? (p. 65) 3.2.3. Il capitale
sociale delle associazioni di solidarietà familiare iscritte
al Registro lombardo (p. 67) 3.3. Guida relazionale: come promuovere
la solidarietà familiare? (p. 70) Scheda metodologica:
la ricerca online (p. 74)
4.
La progettazione nel bando 2000 della l.r. 23/99
(274 KB)
4.1. Quale progettazione? (p. 83) 4.2. Osservazione: l'ideazione
(p. 88) 4.2.1. Distribuzione territoriale (p. 89)
4.2.2. Identità del soggetto proponente (p. 91) 4.2.3.
Ambiti d'intervento (p. 92) 4.2.4. Obiettivi del progetto,
svolgimento e piano operativo (p. 94) 4.2.5. Collaboratori
al progetto (p. 94) 4.2.6 Costi (p. 97) 4.3. Diagnosi
e Guida relazionale: dallo schema tecnico di presentazione dei progetti
del 2000 a quello del 2001 (p. 99) 4.3.1. Gli indicatori
della "familiarità" (p. 99)
5.
I servizi innovativi e sperimentali: due studi di caso
(281 KB)
5.1. Studio di caso sui nidi-famiglia (p. 105) 5.1.1. Indagine
preliminare: cos'è un nido-famiglia? (p. 105) 5.1.2.
Osservazione: otto nidi-famiglia attivati nell'ambito della l.r.
23/99 (p. 110) 5.1.3. Diagnosi: quale familiarità
per il nido-famiglia? (p. 117) 5.2. Studio di caso sulle
banche del tempo (p. 118) 5.2.1. Indagine preliminare: cos'è
un banca del tempo? (p. 119) 5.2.2. Osservazione: tre banche
del tempo attivate nell'ambito della l.r. 23/99 (p. 121)
5.2.3. Diagnosi: la banca del Tempo, un soggetto distinto del privato
sociale (p. 125) Scheda metodologica: l'intervista qualitativa
e l'analisi del contenuto (p. 129)
6. Come "valutare" la qualità dei servizi alla
famiglia? (269 KB)
6.1. Obiettivo: valutare servizi alla persona e alla famiglia (p.
137) 6.1.1. Servizi convenzionali e servizi alla persona
(p. 139) 6.1.2. Da "personalizzazione" a "familiarizzazione"
(p. 140) 6.1.3. Le componenti del frame "qualità"
dei servizi alla persona e alla famiglia (p. 142) 6.1.4.
Osservazione: le quattro dimensioni della qualità (p. 144)
6.2. Metodologie e strumenti elaborati bando 2000
(p. 145) 6.2.1. Lo schema tecnico per la presentazione e
selezione dei progetti (p. 146) 6.2.2. Le schede per il monitoraggio
(p. 146) 6.2.3. Diagnosi: quale l'esito del primo anno di
"valutazione"? (p. 149) 6.3. Metodologie e strumenti
elaborati bando 2001 (p. 151) 6.3.1. Gli indicatori
della "familiarità" (p. 154) 6.4. Guida
relazionale: authority e accreditamento come outcome del processo
valutativo? (p. 157).
Bibliografia
(115 KB)
Riferimenti bibliografici dei testi citati nel volume (p. 161)
Bibliografia tematica di riferimento (p. 164)
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